GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DEL NOCE PECAN

Il Carya Illinoinensis, comunemente conosciuto come Noce Pecan, appartiene alla famiglia delle Juglandaceae (piante legnose, alberi e grandi arbusti) ed è originario dell’America del Nord.

Il Noce Pecan viene coltivato, per la produzione dei suoi frutti, le noci pecan, nel sud America, in Messico, in Brasile, ma anche in Australia, in Israele e in qualche regione del sud Europa. In Italia, sempre le noci pecan, il Carya Illinoinensis viene coltivato principalmente in Sicilia, anche se nei giardini molto ampi viene utilizzato come pianta ornamentale. 

Questo albero può raggiungere un’altezza massima di 40 metri, ma la media cui arrivano solitamente è di 20-25 metri, mentre il tronco può raggiungere i 2-3 metri di diametro.

Il Noce Pecan è un albero caducifoglio (le sue foglie cadono per abscissione) dalla crescita rapida, longevo, tanto che può vivere fino a 300 anni; il suo portamento è maestoso e ha una chioma frondosa, espansa, tondeggiante e piuttosto fitta, mentre la sua corteccia spessa presenta una colorazione marrone-grigiastra.

Di Carya Illinoinensis esistono anche varietà autofertili che comportano quindi la nascita di fiori sia maschili che femminili.

Le amenti sono entrambe di colorazione gialla, la differenza tra essi, invece la si può notare nella loro conformazione: i fiori maschi sono allungati e raggruppati in infiorescenze pendule, mentre quelli femminili risultano più tondeggianti e riuniti in spighe che si sviluppano agli apici dei rami. L’impollinazione dei fiori avviene per anemofilia, quindi ad opera del vento.

DOVE SI PUO’ COLTIVARE IL CARYA ILLINOINENSIS

Nonostante sia un albero nativo del Nord America, il Carya Illinoinensis è oggi diffuso in tutto il mondo, non solo per la bontà dei suoi frutti, le noci pecan (denominate anche noci americane), ma anche per il suo legno o come pianta da ornamento.

Per via delle dimensioni che può raggiungere, il Noce Pecan deve essere coltivato in spazi molto ampi, questo perché da adulto la sua altezza media arriva fino a 20-25 metri.

Alcune varietà di Carya Illinoinensis, soprattutto quelle coltivate nei giardini come piante da ornamento, possono raggiungere un’altezza di soli 10 metri.

CLIMA IDEALE PER IL CARYA ILLINOINENSIS

Le varietà del Noce Pecan sono circa 500 e, a seconda del tipo di clima possono trovarsi anche delle varietà che ben si adattano ai climi umidi, caldi, che resistono anche a periodi di scarsa irrigazione e viceversa varietà che richiedono un fabbisogno di ore di vernalizzazione maggiore e quindi più indicate per climi più rigidi (es: varietà CAPE FEAR).

Il Carya Illinoinensis è un albero piuttosto apprezzato per la coltivazione domestica, in quanto con la sua chioma foltissima è in grado di creare ampie zone ombreggianti sotto cui rilassarsi.

Durante l’inverno, però, essendo un albero caducifoglio, perde le foglie ma, nonostante ciò, è in grado di resistere anche a temperature piuttosto basse, fino a 10-15 gradi sotto zero.

Il luogo ideale per la coltivazione del Noce Pecan rimane comunque la zona costiera, nella quale il clima è più mite e la sua stagione vegetativa può svilupparsi al massimo.

Qualora venisse coltivato in luoghi in cui il clima risulta particolarmente rigido, è consigliata la coltivazione in luoghi esposti al sole, ma al riparo dal vento, poiché il freddo potrebbe comportare la rottura delle ramificazioni superiori.

TERRENO ADATTO PER IL CARYA ILLINOINENSIS

Il Carya Illinoinensis o Noce Pecan predilige terreni a medio impasto, profondi e ben drenati.

Quindi, la sua coltivazione non è adatta nei terreni argillosi, poiché l’acqua potrebbe disperdersi negli strati profondi del suolo, vanificando così l’irrigazione.

Il Noce Pecan è un albero che necessita di tanta acqua, quindi, nei terreni argillosi non troverebbero la condizione ideale al mantenimento del suo grado di umidità ideale; sono ammissibili, eventualmente, anche terreni sabbiosi, in quanto consentono un buon drenaggio.

Mentre, per quanto riguarda il PH del terreno, i Carya Illinoinensis ben si adatta a suoli con un PH 5.5 o 6.5, quindi tendenti all’acido.

In conclusione, il terreno per coltivare il Noce Pecan deve essere fertile, profondo, ben drenato dall’acqua e di medio impasto. 

Di medio impasto significa che il terreno non deve risultare troppo compatto, in quanto le radici del Pecan potrebbero non riuscire a penetrare nel suolo in profondità e non raggiungere lo strato in cui è presente l’acqua.

Prima di piantare l’albero di Carya Illinoinensis è bene preparare il terreno, lavorandolo in profondità ed eseguendo una concimazione organica preventiva con letame maturo o stallatico pellettato, così da renderlo più fertile.

MESSA A DIMORA DEL CARYA ILLINOINENSIS

Messa a dimora significa tecnicamente trapiantare l’albero nella sua sede definitiva.

Per l’impianto del Noce Pecan deve prima di tutto prepararsi il terreno alla sua accoglienza.

Il terreno deve essere, preferibilmente, profondo e la buca in cui piantare definitivamente il Carya Illinoinensis deve avere una dimensione minima di 90×90 centimetri.

Prima di procedere con al travaso della pianta è necessario concimare il terreno affinchè lo stesso risulti fertile e adatto ad ospitare il nuovo arrivato.

L’operazione di messa a dimora deve avvenire durante l’inverno, cioè nel periodo di dormienza del Carya Illinoinensis (da novembre a marzo). È comunque sconsigliata la messa a dimora del Noce Pecan durante i periodi di gelo del terreno.

Nel caso in cui si volessero piantare più alberi di Carya Illinoinensis, occorrerà considerare la dimensione che raggiungerà la chioma, quindi, la distanza ideale fra l’uno e l’altro, che risulterà non inferiore ai 10 metri. 

Infine, per la messa a dimora del Carya Illinoinensis dovrà valutarsi anche il tipo di radici nude o in vaso.

L’albero a radice nuda solitamente risulta essere meno resistente rispetto a quello in vaso.

COME SI COLTIVA IL CARYA ILLINOINENSIS 

La coltivazione degli alberi di Carya Illinoinensis è un’attività abbastanza recente; nonostante in natura fossero presenti numerose tipologie di pecan selvatici, la loro coltura commerciale è iniziata, negli Stati Uniti, solo dal 1880.

IRRIGAZIONE DEL CARYA ILLINOINENSIS 

Il Carya Illinoinensis cresce rapidamente, motivo per il quale l’irrigazione deve essere costante e regolare. 

Soprattutto nei primi anni di vita, la pianta non deve essere esposta a periodi di siccità in quanto il regolare sviluppo potrebbe risultare compromesso.

Il Noce Pecan messo a dimora in un luogo caratterizzato da un clima mite, da adulto, non avrà più bisogno di irrigazioni indotte, in quanto le normali precipitazioni risulteranno sufficienti per la sua adeguata idratazione.

CONCIMAZIONE DEL CARYA ILLINOINENSIS 

La prima concimazione organica deve essere effettuata prima della messa a dimora del Noce Pecan, al fine di rendere fertile il terreno che andrà ad accoglierlo: è possibile utilizzare letame maturo o stallatico pellettato.

Dopo l’impianto, il Carya Illinoinensis necessita di essere concimato almeno per i primi tre anni di vita, sempre con fertilizzante organico.

Le concimazioni successive possono avvenire o con lo stesso materiale, quindi, sempre letame maturo o, in alternativa, stallatico pellettato, oppure con compost domestico e cenere di legna.

PRINCIPALI MALATTIE DEL CARYA ILLINOINENSIS 

Il Noce di Pecan non è un albero piuttosto resistente agli attacchi dei comuni parassiti.

Fra le cause di grave deperimento della pianta vi rientrano: la siccità, un terreno povero di nutrienti e drenato in maniera non ottimale potrebbe comprometterne lo sviluppo; le erbe infestanti, le quali non permettono una regolare crescita della base del tronco e per le quali bisogna provvedere a regolare rimozione.

POTATURA DEL CARYA ILLINOINENSIS 

Le foglie dell’albero Carya Illinoinensis sono imparipennate formate da sei coppie di foglioline lanceolate allungate, oltre a quella presente all’apice.

Le foglie, nella loro interezza, raggiungono lunghezze variabili dai 20 ai 60 centimetri, presentano una colorazione verde intenso e cadono in autunno, scoprendo interamente tutti i rami.

La potatura risulta un intervento necessario sul Noce Pecan poiché mantiene la chioma ordinata e impedisce ai rami di soffocare a causa della scarsa areazione.

Per far sì che il Carya Illinoinensis prenda la giusta forma, la prima potatura deve avvenire non prima dei tre anni, tuttalpiù potrà procedersi alla sola eliminazione dei rami che vanno ad intrecciarsi tra loro in quanto potrebbero impedirne la corretta e regolare fruttificazione.

In relazione alla potatura è importante che la chioma, al suo interno, risulti ben arieggiata, inoltre, almeno una volta all’anno dovranno essere eliminati i rami secchi o danneggiati per far sì che la pianta possa svilupparsi nel modo più sano.

RACCOLTA DELLE NOCI DEL CARYA ILLINOINENSIS 

I frutti del Carya Illinoinensis sono chiamati noci di pecan e nascono a seguito della fioritura.

Questi frutti hanno una forma oblunga, con un mallo esterni di colorazione verde il cui compito è quello di rivestire il guscio interno marrone striato dalla superficie sottile e liscia.

Le noci di pecan sono frutti tipicamente autunnali e, come avviene per le classiche noci, tra ottobre e novembre il mallo si apre e lascia fuoriuscire dall’interno i frutti maturi.

All’interno del guscio sono presenti i gherigli di noce rivestiti da una sottilissima pellicola ambrata. 

Nonostante la rapida crescita, il Noce di Pecan inizia a fruttificare solo dopo i 10 anni di età.

PROPRIETA’ DELLE NOCI DI PECAN

Le noci di pecan sono frutti composti da acidi grassi insaturi, polinsaturi e monoinsaturi, da proteine, fibre alimentari e vitamine, tra le quali A-B-C-E e sali minerali, quali selenio, ferro, zinco, rame e calcio.

Questo alimento, essendo ricco di acidi grassi monoinsaturi rientra fra gli antiossidanti naturali più utilizzati. 

Inoltre, le noci del Carya Illinoinensis hanno un elevato contenuto di acidi oleici, importanti per la prevenzione delle malattie coronariche e circolatorie, per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e per la loro efficacia antitumorale.

L’unico aspetto negativo legato al consumo delle noci pecan è quello relativo alle calorie, infatti, per l’alto contenuto calorico, i medici ne raccomandano un’assunzione limitata.

CURIOSITA’

La parola Pecan è un termine della lingua algonchina (una sottofamiglia delle lingue algiche diffuse nel Nord America) e significa “noce talmente dura da dover essere spezzata con una pietra”.

Attualmente, però le noci di pecan reperibili in commercio nascono da alberi di Carya Illinoinensis che producono frutti dai gusci sottili e fragili, che non necessitano più l’ausilio di una pietra per essere aperti.

Il primo ad interessarsi a questa pianta, nel 1906, fu il governatore del Texas James Stephen Hogg, motivo per il quale, dal 1919, l’albero Noce di Pecan è divenuto uno dei simboli di questo Stato.