Descrizione
Se volete abbellire il vostro giardino con un arbusto da fiore, oltre alle belle ma solite magnolie, o alle forsizie potreste pensare all’Exochorda racemosa, un arbusto ornamentale, perenne, deciduo, non molto conosciuto, di origine cinese, spettacolare nella fioritura e dal fogliame molto bello. Per la copiosa fioritura e i piccoli boccioli tondi che somigliano a perle la Exochorda racemosa è anche conosciuta comunemente come Albero delle perle o Albero della sposa. In linua inglese è chiamata ”Pearlbush”, letteralmente cespuglio di perle.
Dalle radici della Exochorda racemosa si innalzano diversi rami, sottili e flessibili, che con il passare del tempo diventano legnosi alla base, mentre verso la cima presentano una struttura leggermente arcuata che dona alla Exochorda racemosa un aspetto ricadente che si accentua in modo particolare durante la fioritura e durante l’autunno, quando la Exochorda racemosa assume sfumature dorate per l’ingiallimento delle foglie.
La Exochorda racemosa è una pianta rustica, della famiglia delle Rosacee, che si adatta bene a vari terreni, non teme il freddo, e non richiede troppe attenzioni. Cresce bene sia in piena terra che in vaso, per cui è ideale da coltivare sia in giardino ma anche sul terrazzo. La Exochorda racemosa può essere coltivata come elemento singolo, a macchia, o per realizzare siepi e bordure e i suoi rami, flessibili nella parte teminale, si possono far aderire a tralicci o pareti per creare in giardino delle texture veramente decorative.
In condizioni ambientali adeguate la Exochorda racemosa può raggiungere fino a 2-2,5 metri di altezza e 2-3 metri di larghezza.
Le foglie sono caduche, semplici, lunghe 6-8 cm, alternate, di forma ovale, acuminate in punta, con i margini lisci o leggermente seghettati. Le foglie della Exochorda racemosa sono di un bel colore verde intenso, che crea un bel contrasto con il bianco candido dei fiori. In autunno la chioma della Exochorda racemosa si spoglia del suo fogliame, ma prima assume i toni del giallo con tutte le sue sfumature regalando uno spettacolo molto pittoresco.
La Exochorda racemosa produce una fioritura magnifica fra aprile e maggio, con piccoli fiori di un bel colore bianco puro, riuniti in mazzetti, simili nella forma a quelli dell’arancio, i cui boccioli, tondeggianti e leggermente schiacciati, sembrano una perla.
I frutti della Exochorda racemosa hanno la forma di capsule, sono verdi e legnosi, sono costituiti da 5 lobi e al loro interno racchiudono i semi. Rimangono sulla Exochorda racemosa a lungo, a volte addirittura fino all’inverno.
Vediamo insieme più nel dettaglio le caratteristiche e come si coltiva la Exochorda racemosa.
LA COLTIVAZIONE DELL’EXOCHORDA RACEMOSA
La Exochorda racemosa ha veramente poche esigenze e per le sue caratteristiche può essere coltivato con soddisfazione in tutta Italia, sia in giardino, in zolla, sia in vaso, anche in terrazzo. La Exochorda racemosa si adatta ad ogni clima, sopporta bene il caldo, a patto di ricevere irrigazioni regolari, e non teme il freddo, tanto che sopporta temperature fino oltre a -20° C, anche se è bene tenere la Exochorda racemosa al riparo dai venti gelidi dell’inverno.
Per fare sfoggio della sua eccezionale fioritura la Exochorda racemosa ha bisogno di un’esposizione molto luminosa e in pieno sole nelle zone a clima mite, mentre è opportuno sistemarla in posizione di mezz’ombra nelle zone calde.
La Exochorda racemosa vuole terreni ben drenati, predilige quelli leggermente acidi o acidi, mentre mal sopporta quelli calcarei, dove può soffrire di clorosi, sintomo della sofferenza della pianta che non riesce ad assorbire ferro sufficiente dal suolo e di conseguenza non è in grado di formare sufficiente clorofilla.
Il periodo migliore per la messa a dimora in terra della Exochorda racemosa è fra novembre febbraio, in modo da favorire l’attecchimento e una vigorosa ripresa vegetativa in primavera. La Exochorda racemosa ha bisogno di una buca di impianto molto profonda e larga almeno il doppio del pane di terra che contiene le radici. Sul fondo della buca che andrà ad ospitare la Exochorda racemosa è bene predisporre uno strato di sabbia grossolana in modo da favorire il drenaggio dell’acqua mentre nel terreno occorre mescolare dello stallatico o del concime in granuli a lenta cessione in modo che la Exochorda racemosa abbia tutto il nutrimento necessario per crescere forte e armoniosa. Se si coltiva la Exochorda racemosa in vaso è possibile metterla a dimora in qualsiasi momento dell’anno, seguendola con attenzione in modo particolare per tutto il periodo della primavera e dell’estate per assicurarle irrigazioni costanti e tutti i nutrienti necessari con le concimazioni.
LA CURA E LA MANUTENZIONE DELL’EXOCHORDA RACEMOSA
La Exochorda racemosa ama i terreni umidi e freschi, pertanto occorre provvedere a una irrigazione regolare e abbondante soprattutto nei periodi estivi e siccitosi. In primavera e fino alla fine del mese di settembre occorrerà irrigare la Exochorda racemosa frequentemente, mentre in inverno si potranno diradare le annaffiature ed effettuarle soltanto se il clima è particolarmente secco per scarsità di piogge.
La Exochorda racemosa, come tutte le piante da fiore, ha bisogno di concimazioni regolari. Per assicurare alla Exochorda racemosa tutte le sostanze utili a una crescita sana sarà opportuno far ricorso a un fertilizzante specifico per piante verdi e fiorite, che abbia un ottimo rapporto azoto, fosforo e potassio e che contenga anche magnesio e ferro e tutti i microelementi che sono indispensabili al suo metabolismo, favorendone il benessere e lo sviluppo. Per vedere prosperare la Exochorda racemosa sono sufficienti due concimazioni, una in primavera con concime granulare, per permettere alla Exochorda racemosa una rigogliosa ripresa vegetativa, e l’altra in autunno con concime organico per soddisfare i suoi bisogni nel periodo di riposo fino alla primavera successiva.
La Exochorda racemosa può essere coltivata con successo anche in vaso ed è perfetta per decorare terrazzi e balconi con un pizzico di originalità. La Exochorda racemosa va sempre sistemata in posizione molto luminosa, soleggiata o di mezz’ombra, a seconda del clima più o meno caldo. Il terriccio deve essere leggermente acido, ben drenato e va sempre mantenuto bagnato, quindi la Exochorda racemosa andrà annaffiata abbondantemente in estate, soprattutto in assenza di precipitazioni, mentre in primavera e in autunno l’irrigazione andrà commisurata alle effettive necessità della pianta, per evitare ristagni idrici che potrebbero compromettere il suo sviluppo. In inverno basterà bagnare la Exochorda racemosa saltuariamente. E’ poi necessario provvedere a concimazioni regolari e alla potatura, a fioritura ultimata. Via via che cresce la Exochorda racemosa ha bisogno di vasi sempre più grandi, ma siccome la pianta vive il rinvaso come un evento stressante andrà effettuato solo quando è strettamente necessario, cioè quando la Exochorda racemosa non ha più spazio per crescere e le radici fuoriescono dai fori di scolo del’acqua. Quando le dimensioni della Exochorda racemosa rendono di fatto impraticabile il rinvaso, è sufficiente togliere uno strato di terreno superficiale di circa 3 cm e sostituirlo con terriccio fresco e fertile.
Per quanto riguarda la potatura, le Exochorda racemosa non necessita di interventi frequenti, ma andrà comunque effettuata ogni anno per garantirsi una fioritura sempre abbondante, per dare forma e armonia alla chioma, per compattarla e per tenerne sotto controllo la crescita. La potatura va eseguita sempre subito dopo la fioritura e si procede inanzitutto tagliando i fusti della Exochorda racemosa che escono dal terreno a 10-20 cm dal suolo;da questi vecchi tronchi tagliati spunteranno poi nuovi rami principali. Si provvederà poi a sfoltire la chioma, togliendo i rami più vecchi, quelli eventualmente danneggiati e accorciando almeno di un terzo quelli più giovani che hanno fiorito. Durante l’estate la Exochorda racemosa metterà nuovi rami lunghi e arcuati, sui quali naceranno i boccioli l’anno successivo. Per potare occorre sempre utilizzare attrezzi disinfettati e ben affilati e trattare le ferite con un cicatrizzante, per evitare di trasmettere alla Exochorda racemosa batteri e funghi che potrebbero compromettere il suo stato di salute.
La Exochorda racemosa è una pianta rustica, pertanto resistente alle malattie e agli attacchi dei parassiti, ma può essere attaccata dall’oidio o mal bianco, soprattutto se in primavera la stagione è molto umida. L’oidio è provocato da un fungo e si manifesta come una polvere biancastra che ricopre foglie, boccioli e rami della Exochorda racemosa. Per contrastarlo si possono usare prodotti appositi a base di rame come prevenzione in inverno oppure lo zolfo alle opportune diluizioni, usato in agricoltura biologica. Un altro problema che può affliggere la Exochorda racemosa è la clorosi, che compare se il terreno di coltivazione è troppo calcareo e povero di ferro. La clorosi porta a una decolorazione e un ingiallimento del fogliame, oltre che a un rallentamento della crescita e a una scarsa fioritura. Nel caso, per aiutare immediatamente la Exochorda racemosa, bisognerà fornirle chelati di ferro, un integratore in forma di fine polvere rossa da diluire con acqua, che la Exochorda racemosa è in grado di assorbire subito. Può essere somministrato liquido nel terreno o vaporizzato sul fogliame. Tutti gli interventi con insetticidi e fungicidi vanno sempre effettuati quando la fioritura non è in atto per non compromettere l’azione degli insetti impollinatori.
FIORITURA DELL’EXOCHORDA RACEMOSA
Fra metà aprile e gli inizi di maggio ha inizio la magia della fioritura della Exochorda racemosa. I boccioli piccoli e tondeggianti, simili a perline bianche, sbocciano formando grappoli di fiori candidi, che rivestono completamente la chioma. La Exochorda racemosa appare come una nuvola bianca, con i rami traboccanti e ricurvi sotto il peso dei fiori, il bianco candido dei fiori in contasto con il verde intenso delle foglie. Uno spettacolo davvero incantevole.
I fiori della Exochorda racemosa hanno un diametro di 3-4 cm e la corolla è formata da cinque petali bianchi di forma rotonda ben distinti; il calice, piccolo e di colore verde chiaro, racchiude molti stami. I fiori della Exochorda racemosa producono una buona qantità di polline e attirano gli insetti impollinatori.
CURIOSITÀ SULL’EXOCHORDA RACEMOSA
Originaria della zona del Turkestan, alle pendici dell’Himalaya, la Exochorda racemosa si è diffusa allo stato rustico in tutta l’Asia centrale e in quella settentrionale, soprattutto in Cina e venne introdotta in Europa solo verso la fine dell’Ottocento. Per la facilità di coltivazione e il suo splendore la Exochorda racemosa viene coltivata non solo nei giardini privati e ma anche in quelli pubblici e si trovano magnifici esemplari di Exochorda racemosa a Milano nel Parco Sempione, a Napoli nell’Orto Botanico e a Bordeaux nel Giardino pubblico.