ALBERO DEI TULIPANI – LIRIODENDRON TULIPIFERA

19,99

Vaso 3,5 lt / H 30-50 cm

Pianta di origine nordamericana introdotta in Europa nel ‘700 che si sviluppa sino ad un’altezza di 15-20 m e che viene volgarmente definita “Albero dei Tulipani” in merito alla sua peculiare fioritura. Fioritura che compare a fine primavera quando si presentano i caratteristici fiori simili a tulipani dalla colorazione verde- giallastra con sfumature aranciate, molto apprezzati anche dalle api, che conferiscono al Liriodendro un grande effetto ornamentale. Foglie quadrate lobate dalla colorazione verde sino all’autunno quando invece assumono colorazioni giallo-aranciate. Tollera molteplici substrati, preferendo quelli a pH acido e sub-acido, e richiede un’esposizione di pieno sole o di mezz’ombra.

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Descrizione

Se ami osservare le piante probabilmente nel corso della tua vita ti sarai imbattuto con meraviglia in un Liriodendron Tulipifera, che si trova spesso nei giardini e nei parchi con un uso ornamentale.

Se desideri coltivarla per abbellire il tuo spazio verde, in questo articolo scopriremo tutte le sue caratteristiche e le modalità di coltivazione migliori per farla crescere forte e sana, pronta a fiorire tutte le primavere.

LA PIANTA DI LIRIODENDRON TULIPIFERA

Il Liriodendron Tulipifera è una pianta capace di raggiungere una grandezza elevata e originaria dell’America Settentrionale, ma fortemente diffusa anche in Europa.

Viene chiamata anche Albero dei tulipani e, se si presentano le condizioni idonee, raggiunge anche i 25 metri, con 15 metri di larghezza.

Le radici si sviluppano sia in senso verticale sia orizzontale, espandendosi per quanto possibile e dando la possibilità alla pianta di crescere.

Il fusto cresce perpendicolarmente al terreno ed ramifica notevolmente, anche dal basso, dando vita a una fronda molto ampia.

Il tronco è di colore verde in età giovanile, ma diventa marrone e nodoso con il passare del tempo.

La chioma ha la forma di una piramide, anche se spesso tende ad assumere una connotazione piuttosto disordinata, alla quale si può ovviare con una corretta potatura.

Le foglie sono ampie e a margine intero, di colore verde acceso in primavera e gialle marroni nel corso dell’autunno.

I fiori ricordano molto i classici tulipani, da qui il nome attribuitogli.

Il loro colore principale è il giallo verde, con una parte centrale arancione, che diviene acceso al momento massimo della fioritura, tra giugno e luglio.

I frutti si sviluppano invece alla fine dell’estate e assumono la massima grandezza in inverno, per poi cadere con l’arrivo della primavera.

Hanno la forma di una pigna e non sono commestibili, raggiungendo una grandezza di circa 8 cm.

COLTIVAZIONE DEL LIRIODENDRON TULIPIFERA

Partiamo dal presupposto che si tratta di una pianta imponente e ingombrante se si lascia crescere, pertanto sarebbe opportuno possedere un terreno dove farla sviluppare al meglio.

Vediamo quindi quali sono le condizioni migliori per un suo sviluppo e una fioritura costante nel mese di giugno.

CLIMA IDEALE PER IL LIRIODENDRON TULIPIFERA

Essendo una pianta che proviene dall’America Settentrionale, il Liriodendron Tulipifera non teme gli inverni rigidi e pertanto non necessita di particolari accortezze a livello di copertura.

Tuttavia, se sono previste forti gelate, puoi mettere al sicuro le radici ed effettuare una pacciamatura in prossimità della base del Lioriodendron.

Al contrario, la pianta teme molto le estati fortemente torride e il clima elevato, che comportano un ingiallimento precoce delle foglie e la possibilità che si secchino i rami.

Per questo motivo, meglio scegliere una zona ventilata e fare attenzione all’esposizione corretta, come vedremo di seguito.

Attenzione alla siccità e quindi a modulare l’innaffiatura a seconda di questo parametro.

ESPOSIZIONE IDEALE PER IL LIRIODENDRON TULIPIFERA

Per i motivi citati in precedenza, la Liriodendron Tulipifera non deve essere piantata in pieno sole, quanto piuttosto in luoghi semi ombreggiati.

Questo non vuol dire che non deve essere mai colpita dai raggi, ma sempre in maniera indiretta e non in tutte le ore della giornata.

La cosa giusta è esporre la pianta al sole per qualche ora quotidianamente, così che possa maturare fiori e poi frutti.

La Liriodendron Tulipifera non teme quindi il clima ventilato e ama anzi la brezza collinare, a patto che non sia troppo violenta da rovinare le fronde.

L’ideale sarebbe quindi avere un giardino illuminato solo a momenti nel corso della giornata, che preservi la pianta dalla disidratazione soprattutto nel corso della stagione estiva, quando i fiori sbocciano e si preparano a diventare frutti alla fine di agosto.

TERRENO IDEALE PER IL LIRIODENDRON TULIPIFERA

Per coltivare correttamente il Liriodendron Tulipifera dovrai trovare un terreno profondo, poiché le radici penetrano all’interno e si sviluppano non solo orizzontalmente ma anche verticalmente.

Il terreno dovrebbe poi essere mantenuto sempre umido, perché la pianta soffre il caldo e la siccità, ingiallendo prima le foglie e poi facendo seccare i rami.

Tuttavia è importante che non si formino dei ristagni idrici, poiché possono portare le radici a marcire per la troppa acqua.

Il pH consigliato è quello leggermente acido, con la possibilità di sopportare anche un terreno alcalino a patto che rimanga sempre fresco e umido.

Parliamo di un albero molto versatile, non difficile da coltivare, che richiede però una serie di accorgimenti per crescere forte e sano.

Il consiglio è di aggiungere del terriccio ulteriore a quello già presente, optando per una miscela a pH acido.

In questo modo si formerà un giusto bilanciamento che favorirà la crescita del fusto in giovane età.

CURA E MANUTENZIONE DEL LIRIODENDRON TULIPIFERA

Come affermati, coltivare il Liriodendron Tulipifera non è affatto difficile, a patto che si annaffi con regolarità e che riceva il giusto apporto di acqua.

IRRIGAZIONE DEL LIRIODENDRON TULIPIFERA

La presenza di questa pianta nei parchi pubblici è giustificata dal fatto che non è necessario annaffiarla quotidianamente, poiché solitamente è sufficiente l’acqua piovana che mantiene il terreno fresco e umido.

Le radici arrivano infatti in profondità e si procurano da sole la giusta quantità di idratazione della quale hanno bisogno.

Tuttavia, se la stagione è particolarmente calda e arida e il tuo giardino è esposto ai raggi diretti del sole, è opportuno procedere annaffiando regolarmente, sopratutto in caso di giovani esemplari.

Lo scopo è mantenere il terreno fresco ma mai troppo bagnato poché, come avviene per la maggior parte degli alberi e delle piante, i ristagni d’acqua possono essere fortemente nocivi e portare le radici a marcire.

Trova il giusto bilanciamento e osserva le foglie; se vedi che diventano gialle prima del sopraggiungere dell’autunno, significa che la pianta ha maggiore bisogno di acqua.

CONCIMAZIONE DEL LIRIODENDRON TULIPIFERA

Se hai deciso di piantare un Liriodendron Tulipifera presso il tuo giardino, la fase della concimazione riveste un ruolo di primo pianto.

Bisogna iniziare con un concime che sia ricco di sostanze nutritive (N-P-K), organiche e mature, così che le radici possano svilupparsi più rapidamente e la pianta avere la forza necessaria per crescere.

Acquista quindi dei fertilizzanti naturali e rendi il terriccio ben concimato per quando andrai a impiantare la pianta.

Se non si attuano questi accorgimenti iniziali, si rischia che la pianta non si sviluppi come deve, perdendo lo spettacolo dei suoi fiori gialli e arancioni.

Procedi con la concimazione ogni anno, poiché il terreno tende ad impoverirsi rapidamente, soprattutto se attorno sono posizionate altre piante che possono assorbire maggiormente il nutrimento.

Proprio per ovviare a questo, cerca di posizionare il Liriodendron Tulipifera in posizione più isolata e in modo che sia circondata da un terreno che possa sfruttare da sola.

COLTIVAZIONE IN VASO DEL LIRIODENDRON TULIPIFERA

Essendo un albero che assume grandi dimensioni, l’ideale è coltivare il Liriodendron Tulipifera in un terreno ampio, dove le radici hanno la possibilità di estendersi sia in senso verticale sia orizzontale.

Pertanto, il suggerimento è di scegliere questa variante per un prato verde o per un parco, dando la possibilità alle fronde di svilupparsi e di creare una meravigliosa cascata di fiori dalla forma del tulipano.

Tuttavia, se non vuoi proprio rinunciare alla sua coltivazione ma non hai lo spazio a sufficienza nell’immediato, allora scegli un vaso di grandi dimensioni. Soluzione che si rivelerà ovviamente temporanea.

Prendi tutte le accortezze che abbiamo citato fino a questo momento.

Scegli quindi un terriccio dal pH acido e arricchiscilo di N-P-K nel corso della primavera.

Colloca il vaso in una posizione mediamente soleggiata ma senza che i raggi possano colpire direttamente la pianta, facendo attenzione a mantenerle sempre umida ma evitando i ristagni di liquido, sempre in agguato all’interno del vaso.

POTATURA DEL LIRIODENDRON TULIPIFERA

Il Lidiodrendum Tulipifera non necessita di essere potato con costanza, a patto che non doventi troppo grande e sia ingombrante per le altre piante o all’interno del vaso.

Pertanto, si può procedere a inizio primavera, eliminando i rami secchi superficiali ed esterni, senza andare a rovinare la parte centrale recidendo i rami principali.

Il consiglio è procedere con strumenti affilati per eseguire un taglio netto.

PRINCIPALI MALATTIE DEL LIRIODENDRON TULIPIFERA

Tra le malattie più diffuse del Liriodendron Tulipifera troviamo la Cylindrocladium scoparium, che si manifesta nella fase della crescita della pianta.

Viene di fatto provocata da un fungo che prolifera eccessivamente ed attacca le radici, ma è difficile da rilevare e spesso si nota solo quando è in fase acuta.

Il Fusarium solani è poi un agente patogeno che aggredisce gli alberi indeboliti e ne provoca la morte, mentre il Myxosporium, un fungo tra i più diffusi, genera il cancro.

Ancora, il Verticillium porta all’ingiallimento delle foglie prima del tempo, comportando una diradazione della fronda.

Tra i nemici più acerrimi della pianta troviamo poi gli afidi, che sono piccoli parassiti che vanno a rovinare principalmente le foglie.

Per evitare che la pianta soffra eccessivamente, puoi procedere con i classici antiparassitari a base di Olio di Neem che si trovano in commercio.

Esistono poi altri rimedi naturali, come l’uso del sapone di Marsiglia o dell’aglio.

Non sono poche le piante che sviluppano poi clorosi fogliare, cioè perdono nelle foglie il colorito verde, indice che si sta coltivando in un terreno che non è propriamente adatto, oppure l’esposizione non è la migliore.

FIORITURA DEL LIRIODENDRON TULIPIFERA

La fioritura del Liriodendron Tulipifera avviene principalmente nel mese di giugno, protraendosi per tutto luglio fino ad arrivare alla sua fase terminale alla fine di agosto.

I fiori si trasformano a questo punto in frutti, delle pigne non commestibili della grandezza di 8 cm, che cadono alla fine dell’inverno.

Il fiore è il tratto più caratteristico di questa pianta, poiché sembra appunto un tulipano.

Il colore varia dal giallo acceso all’arancione, con striature verdi in alcune varietà.

Si tratta di una pianta adatta a colorare un giardino, facile da coltivare e molto gradevole dal punto di vista visivo.

Per permettere una corretta fioritura aggiungi nel terreno N-P-K nel mese di maggio e otterrai dei boccioli dai colori vividi e delle fronde molto ampie, essendo la ramificazione diffusa sin dal basso della pianta.

CURIOSITÀ SUL LIRIODENDRON TULIPIFERA

In provincia di Lecco, esattamente presso il Parco di Villa Besana, sorge un Liriodendron Tulipifera di ben 52 metri, che per ovvie ragioni è considerata la pianta più alta in Italia.

Sono molte quelle che riescono a raggiungere una stazza considerevole, ma affinché questo accada devono avere un ampio spazio a disposizione e un terreno correttamente coltivato.

Per quanto riguarda il nome, il termine deriva dal greco léirion, che significa giglio, unito a déndron, che significa albero.

La fioritura ricorda infatti quella del giglio così come quella del tulipano per la forma del fiore, per questo si è deciso di dare questo secondo nome nella nomenclatura ufficiale.

La pianta, di origine americana, si sarebbe diffusa in Europa dopo la scoperta del territorio oltreoceano, colpendo i coloni con i suoi fiori gialli e soprattutto con la sua semplice coltivazione, che si adatta bene al clima del Vecchio Continente e ha permesso una proliferazione interessante anche a livello spontaneo, come accade nei parchi.

Informazioni aggiuntive

Peso 3 kg
Dimensioni 20 × 20 × 190 cm

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