GUIDA PRATICA ALLA COLTIVAZIONE DEL MIRTILLO

Il Mirtillo è molto apprezzato per i suoi dolci frutti commestibili. Noto come supercibo, rappresenta un’ottima fonte di fibre alimentari, vitamina C e K, manganese, ferro e numerosi antiossidanti. Il Mirtillo viene comunemente consumato fresco come frutta da dessert oppure cotto in una varietà di dolci. 

Caratteristiche del Mirtillo

Il Mirtillo è uno dei numerosi arbusti del genere Vaccinium ed appartenente alla famiglia  delleEricaceae. Le altezze dei cespugli variano a seconda della specie e quelli standard crescono da 1.5 a 3 metri. Un modo per identificare i cespugli dei Mirtilli è di osservare l’abitudine di crescita della pianta; infatti, nuovi germogli si ergono dalla corona sotto il suolo. Alla base, gli arbusti di Mirtillo hanno inoltre delle canne multiple che crescono direttamente dal terreno in gruppi e come i rami sono lisci e senza spine. I cespugli di Mirtilli hanno foglie lucide che sono verde-bluastre dalla primavera all’estate, mentre in autunno diventano rossastre. Per quanto riguarda le foglie di Mirtillo hanno una forma irregolare e ovata, ed in genere tendono a cadere nel tardo autunno e all’inizio dell’inverno. Le canne nude di molte varietà mostrano tonalità sul rosso, ideali quindi per fornire un tocco ornamentale a un giardino invernale. Per quanto riguarda i fiori va detto che iniziano come gemme a forma di lacrima che si sviluppano poi a campana in grappoli da 5 a 10 fioriture. Molte varietà di Mirtilli hanno fiori bianchi, mentre alcune specie coltivate hanno una tonalità sul rosa. Una volta che i fiori svaniscono, compaiono grappoli di piccoli frutti verdi che diventano gradualmente rossi e blu mentre maturano sul cespuglio. A seconda della varietà, i Mirtilli producono i frutti dall’inizio dell’estate fino alla fine dell’autunno. A tale proposito vale la pena citarne alcune come ad esempio il Mirtillo Americano, il Mirtillo Rosa, il Mirtillo Siberiano e il Mirtillo Rosso (Cranberry). Il primo è un cespuglio a foglia caduca che può raggiungere anche i 3 metri di altezza. Il secondo invece presenta delle foglie ovali e lanceolate e produce delle bacche proprio della tonalità rosa pastello. Inoltre citando il Mirtillo Siberiano è importante sapere che le bacche sono bluastre e leggermente allungate, mentre il fogliame e di tipo caduco e i fiori si sviluppano di colore bianco anche se di dimensioni molto ridotte. Infine citiamo il Mirtillo Rosso che produce bacche di questa tonalità e si propone con delle foglie sempreverdi e lucide nella pagina superiore e coriacee.

Come piantare il Mirtillo

Il Mirtillo è autoimpollinante in una certa misura; infatti, è in grado di produrre più bacche grandi attraverso l’impollinazione incrociata di una seconda varietà. Le api e il vento aiutano i cespugli a impollinare trasversalmente, anche se questi ultimi devono essere vicini l’uno all’altro per risultare produttivi. Entrambe le varietà di Mirtilli coinvolti nell’impollinazione incrociata devono tra l’altro avere lo stesso periodo di fioritura per avere successo. Dopo questa doverosa premessa, è altresì importante sottolineare che i Mirtilli crescono bene in pieno sole e per coltivarli è necessario seguire delle specifiche linee guida. In primis va scavata una buca larga il doppio della zolla di un cespuglio di Mirtilli, e della stessa profondità del contenitore se quest’ultimo è l’alternativa al terrapieno del giardino. Se tuttavia si opta per l’impianto di diverse file di Mirtilli, è opportuno distanziare ogni cespuglio di 1,5 metri e le varie file di almeno 3 metri. In secondo luogo è consigliabile mescolare alcune manciate di muschio di torba nel terreno, dopodiché si può inserire il cespuglio di Mirtillo nel buco riempendolo poi con il terriccio, e lasciando la corona delle radici leggermente esposta sopra la parte superiore dell’area di semina. Alla fine per compattare il suolo ogni singolo cespuglio va annaffiato a fondo con un tubo da giardino. 

Il terreno e il clima ideale per il Mirtillo

Il Mirtillo per crescere deve avere un terreno con un pH specifico; infatti, se è troppo alto il cespuglio non si svilupperà bene. Per questo motivo è necessario adottare delle misure per testare il livello del suolo abbassando il suddetto pH. Premesso ciò, è importante sapere che il corretto livello è compreso tra 4 e 5 e tutte le varietà di Mirtilli prosperano quindi in un terreno acido. Per quanto riguarda invece il clima, dando per scontato che il cespuglio predilige il pieno sole va altresì aggiunto che quando il Mirtillo si coltiva in climi caldi tipici del meridione italiano, il pH del suolo può essere leggermente più vicino al neutro con un intervallo che oscilla tra 5,5 e 6,0. Delle modifiche si possono in tal caso fare al momento della semina, optando anche per delle pacciamature che permettono di aumentare i livelli di acidità. Ideali sono gli aghi di pino, la muffa delle foglie, la corteccia di pino e il muschio di torba. 

Cura e irrigazione del Mirtillo

Il Mirtillo ha delle radici molto sensibili che bisogna proteggere per evitare che possano marcire. Pacciamare pesantemente il suolo è in questo caso consigliato, poiché l’operazione serve a trattenere l’umidità e aiutare a mantenere la zona intorno alle piante praticamente pulita e senza il rischio di proliferazione di erbacce infestanti. Se tuttavia queste ultime sono presenti, è opportuno diserbare regolarmente con un’ottima cura a base di prodotti specifici per questo inconveniente. Con il loro apparato radicale poco profondo, i Mirtilli hanno infatti bisogno di un letto privo di erbe infestanti poichè queste ultime sottraggono del prezioso humus al terriccio. Per quanto riguarda invece le innaffiature va detto che sono importanti per mantenere uniformemente umido il suolo ma non fradicio; infatti mentre le radici poco profonde hanno bisogno di umidità costante, l’acqua stagnante ne favorisce invece il marciume. Se il cattivo drenaggio è un problema, si può comunque considerare l’idea di spostare le piante in un letto rialzato. L’irrigazione adeguata specie durante la prima fase di crescita assicura al Mirtillo una radice adeguata e una produzione di qualità nella prima estate. I cespugli nello specifico richiedono annaffiature regolari da maggio a settembre ovvero nel periodo in cui crescono di più, e specialmente durante luglio e agosto quando le temperature sono più alte e le piante regalano i primi frutti. Per massimizzare la resa dell’impianto di Mirtilli l’uso di un fertilizzante naturale è una buona opzione. Il prodotto va somministrato all’inizio della primavera ovvero prima della comparsa delle foglie. Nello specifico bisogna tirare indietro il pacciame, diffondendo 1/4 di tazza in due di farina di soia intorno a ogni pianta. Questi fertilizzanti ad alto contenuto di azoto supportano una forte crescita, e le piante di Mirtillo più giovani hanno bisogno tuttavia di una quantità minore del suddetto fertilizzante.

La potatura del Mirtillo

Il Mirtillo come la maggior parte delle piante da frutto necessita di una potatura che va effettuata come di seguito descritto. In primis bisogna potare un terzo dell’altezza totale dei cespugli e di tutti i rami che attraversano la canna centrale. In secondo luogo va detto che la rimozione di arti, foglie e frutti in eccesso nel primo anno consente ai cespugli di concentrare l’energia per far crescere un apparato radicale ideale per portare i Mirtilli nel secondo anno. Per ottimizzare il lavoro vanno utilizzate delle cesoie specifiche per potatura, anche se i rami più spessi potrebbero richiedere l’uso di troncarami allo scopo di rimuoverne nel modo più pulito possibile tutti quelli che si sfregano l’uno contro l’altro o si incrociano. Tutto ciò creerà una pianta più compatta e con rami verticali più forti. 

La raccolta del Mirtillo

I Mirtilli che mangiamo oggi sono stati scoperti in un periodo più o meno recente. Prima del 1900 infatti solo i nativi nordamericani utilizzavano la bacca che naturalmente veniva trovata solo in natura. Oggi con un giardinaggio senza confini e con tecniche di coltivazione avanzate, tutti i tipi di Mirtilli si possono coltivare e raccogliere per apprezzarne i loro aspetti nutrizionali. A tale proposito, va detto che la raccolta dei Mirtilli è un processo semplice ma nonostante ciò, ci sono alcune cose da tenere a mente. Prima di tutto, non bisogna affrettarsi a staccare le bacche troppo presto; infatti, conviene aspettare che diventino blu. Tale condizione consente di ritrovarsele agevolmente tra le mani senza quindi tirarle con forza dai cespugli. La stagione ideale per la raccolta dei Mirtilli è quella compresa tra fine maggio e metà agosto a seconda della varietà e del clima in cui le bacche vengono coltivate.

Malattie comuni del Mirtillo

Il Mirtillo è potenzialmente esposto ad una serie di funghi e muffe. Tra le principali vale la pena segnalare quella nota come Botrytis Cinerea che si manifesta sui fiori rendendo le corolle sensibilmente rovinate. Inoltre si presentano delle microlesioni della tonalità marrone sulle foglie entrate a contatto con i fiori infetti. La malattia fortunatamente può essere controllata tramite l’applicazione di fungicidi nel periodo che coincide con quello della metà fioritura. Un’altra malattia che può manifestarsi nel Mirtillo è l’oidio che nello specifico presenta una sorta di muffa polverosa e biancastra sulla superficie delle foglie sia superiore che inferiore, condizione questa che le rende crespe, macchiate e a rischio di caduta. Dei fungicidi specifici per il fogliame disponibili nei migliori vivai o sugli store online, rappresentano la soluzione ideale per ridurre sensibilmente il rischio della suddetta malattia dell’oidio. A margine è importante sottolineare che il Mirtillo può essere anche attaccato da un virus che viene identificato con il nome di maculatura rossa. Quando la malattia si manifesta, sugli steli appaiono delle vistose striature rossastre e allungate, mentre le foglie assumono una colorazione violacea diventando a volte a forma di coppa. Invece nel caso del Mirtillo Rosso il frutto anziché di questa tonalità ne assume una tendenzialmente rosso-violacea. Uno dei metodi più efficaci per prevenire la diffusione del suddetto virus è l’applicazione di insetticidi da fine maggio o verso gli inizi di giugno.