GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DEL MINI KIWI

Il Mini Kiwi, o baby kiwi, è una pianta che ha le sue origini in Asia orientale; appartiene alla specie Actinidia arguta. La varietà coltivata oggi deriva da incroci naturali realizzati nel paese in cui ha raggiunto il suo massimo sviluppo: la Nuova Zelanda. Da diversi anni possiamo trovare il mini kiwi anche in Europa, infatti è stata la Francia il primo paese in cui è approdata. Ma grazie ad accordi commerciali questo frutto si sta diffondendo anche in Italia, in Olanda e in Portogallo.

DOVE SI COLTIVA IL MINI KIWI

Per quanto riguarda l’Italia, è in Piemonte (nella zona fra Savigliano e Saluzzo) che possiamo trovare la maggior produzione di questo delizioso frutto, conosciuto anche come Nergi.

IL CLIMA IDEALE PER IL MINI KIWI

Per la coltivazione del mini kiwi è importantissima la scelta di un clima ottimale, le basse temperature invernali, infatti, possono facilmente risultare dannose per questa pianta. Le gelate invernali, a –14/-15 °C, provocano, di frequente, fessurazioni della corteccia che possono interessare anche l’intera pianta se non repentinamente curata.Anche le gelata autunnali e primaverili rischiano di danneggiare seriamente i fiori ed i frutti di questa pianta piuttosto delicata. Il mini kiwi teme, inoltre, i venti forti che rischiano di danneggiarne seriamente i germogli i quali risultano molto fragili; allo scopo di scongiurare questa evenienza è possibile utilizzare degli appositi frangivento.

IL TERRENO IDEALE PER IL MINI KIWI

Si tratta di una pianta piuttosto esigente, anche per quanto riguarda il terreno che predilige; questo, infatti, per garantire i massimi risultati dovrà essere di impasto medio, piuttosto profondo permeabile e fresco. Dal punto di vista chimico, inoltre, deve trattarsi, imprescindibilmente, di un terreno molto ricco di sostanza organica e con un ph neutro o sub-acido.

MESSA A DIMORA DEL MINI KIWI

Il momento perfetto per la messa a dimora dei mini kiwi è la primavera; in questa fase è importantissimo l’uso di humus in abbondanza nella preparazione del terreno. Una volta effettuata la messa a dimora l’area della radice deve essere pacciamata possibilmente ponendo uno strato di corteccia per permettere al terreno di rimanere umido a lungo senza correre il rischio che si asciughi troppo in fretta. L’apparato radicale del mini kiwi è sostanzialmente piatto e piuttosto superficiale, per questo motivo, quindi, le lavorazioni devono essere eseguite con attenzione per evitare di danneggiarle. Se posto in luoghi particolarmente soleggiati sarà indispensabile installare una copertura di pacciamatura, questo per scongiurare il rischio che il caldo e l’aridità danneggino le radici. La pianta di mini kiwi ha la caratteristica di essere rampicante; è quindi opportuno costruire loro una struttura a pergola o a tralicci simile a quelle destinate alla coltivazione delle more. 

LA COLTIVAZIONE DEL MINI KIWI

Come abbiamo già accennato, le principali coltivazioni di questo frutto si trovano in Piemonte; questo perché è proprio questa regione che assicura alla pianta di mini kiwi il clima ideale. Questa pianta, infatti, risulta essere particolarmente adatta e resistente ad inverni molto rigidi che favoriscono la sua produzione.

Per la corretta coltivazione di questa pianta risulta fondamentale, nel periodo successivo alla raccolta, concedere alla pianta un periodo di affinamento a temperature controllate; questo periodo permette ai frutti di acquisire un sapore dolcissimo.

Il mini kiwi si riproduce, generalmente per talea; questa deve essere ottenuta da una parte semi legnosa della pianta madre. In questa operazione sono ideali le talee autoradicate che hanno almeno 2 anni di vita, mentre le talee da piante troppo giovani risultano troppo fragili, poco radicate e non sufficientemente acclimatate.

Un aspetto importantissimo per una coltivazione perfetta è l’attenzione per la disposizione delle piante nelle buche durante la messa a dimora. La buca di destinazione dovrà essere profonda e sufficientemente larga; le radici dovranno avere un angolo di 45° rispetto all’asse principale della pianta così da permettere che sia il coltello che la base della talea rimangano ad un livello più elevato rispetto al terreno, nel passaggio successivo, le radici dovranno essere ricoperte di terra fine.

IRRIGAZIONE DEL MINI KIWI

L’irrigazione risulta essere un aspetto fondamentale per la coltivazione dei mini kiwi; si tratta, infatti, di una pianta che ha bisogno di molta acqua e che, di conseguenza, ha bisogno di un’irrigazione profonda nei mesi e nei periodi più caldi. La quantità perfetta di acqua è, infatti, 4000-5000 mc di acqua per ogni ettaro, soprattutto nel periodo estivo. E’ infatti questo il periodo di maggior sviluppo vegetativo. L’apparato radicale molto superficiale, in ogni caso, richiede particolare attenzione anche in fase di irrigazione, onde evitare che si verifichino ristagni molto dannosi.

CONCIMAZIONE DEL MINI KIWI

La prima concimazione deve essere effettuata con concimi di tipo organico formati, principalmente da letame maturo.

Nei primi anni successivi alla prima concimazione, verranno effettuate concimazioni azotate aumentando in modo graduale le unità di azoto per ettaro.

Il fosforo deve essere fornito alla terra in concentrazioni che vanno dalle venti alle sessanta unità per ettaro, mentre il potassio ha bisogno di concentrazioni più elevate.

PRINCIPALI MALATTIE DEL MINI KIWI

Nonostante la fragilità della pianta in sè, il mini kiwi non risulta essere particolarmente soggetto alle malattie. Nonostante questo, comunque può essere soggetto agi attacchi da parte della cocciniglia o della muffa grigia.

I sintomi più evidenti del’attacco da parte della cocciniglia sono: l’avvizzimento delle foglie che assumono un colore giallo con presenza di macchie sulla superficie; un altro aspetto che può far sospettare dell’attacco della cocciniglia è la presenza di un numero elevato di formiche sul tronco della pianta, attratte dalla melata, prodotta, appunto dalla cocciniglia.

La cosiddetta muffa grigia è causata sa un attacco fungino molto comune in alcuni tipi di pianta; la manifestazione di questo problema è piuttosto evidente, dando origine ad una specie di peluria di colore grigiastro che ricopre l’intera superficie delle foglie colpite.

COLTIVAZIONE IN VASO DEL MINI KIWI

Per la coltivazione in vaso del mini kiwi sono necessari alcuni accorgimenti; prima di tutto è fondamentale accostare due esemplari, un maschio e una femmina, in modo da favorire l’impollinazione e quindi, la comparsa di frutti, a meno che non si sia acquistata una varietà di Actinidia Arguta autofertile che non necessiterà quindi del doppio esemplare per poter fruttificare.

La capienza del vaso, inoltre, risulta essere molto importate al fine di garantirne una crescita adeguata e prolifera.

Come per i mini kiwi coltivati in piena terra, anche quelli in vaso avranno bisogno di un’adeguata struttura sula quale arrampicarsi e crescere in modo adeguato.

Il terriccio universale sarà perfettamente in grado di permettere una corretta coltivazione di questa pianta anche sul balcone, a patto di curarne in modo costante e adeguato l’irrigazione.

POTATURA DEL MINI KIWI

Potatura di allevamento: Consiste fondamentalmente nel far sviluppare un germoglio principale e particolarmente vigoroso il quale costituirà l’asse principale della pianta stessa. Nel caso in cui la pianta non presentasse un germoglio con queste caratteristiche, sarà necessario intervenire durante la prima ripresa vegetativa spuntando a 2-3 gemme sopra terra. 

Potatura di produzione: si tratta di un tipo di potatura molto intensa, molto simile a quella destinata alla vite. Per il mini kiwi la potatura è sia secca che verde; la prima consiste nel rinnovamento dei rami con germogli che hanno già dato i frutti, eliminandoli parzialmente. La potatura verde consiste nell’eliminazione dei succhioni e nell’eliminazione dei tralci fruttiferi a 5-6 foglie sopra l’ultimo frutto nei casi in cui la vegetazione si presenti troppo vigorosa, iniziando circa alla fine del mese di giugno.

RACCOLTA DEL MINI KIWI

La raccolta dei mini kiwi deve essere effettuata rigorosamente a mano, applicando una leggera torsione finché il frutto non si sarà distaccato dal peduncolo. Il periodo di raccolta può variare a seconda dell’andamento della stagione che, ovviamente condiziona la maturazione dei frutti. Se la raccolta è per uso domestico si può attendere fino alla caduta delle foglie. L’unica attenzione necessaria è quella di raccogliere i frutti prima dell’abbassamento delle temperature, il quale potrebbe danneggiare i frutti e compromettere il raccolto.

PROPRIETA’ E UTILIZZI DEL MINI KIWI

Come si mangia il mini kiwi? La particolarità di questo frutto sta nel fatto di essere completamente edibile, infatti, la buccia, molto liscia è commestibile e ha un ottimo sapore. Si tratta di un frutto dalle altissime proprietà nutritive e molto energizzante ed è ricco di vitamina C. Il sapore, a differenza del kiwi classico, è dolcissimo e molto succoso.

Consumato principalmente in purezza, il mini kiwi, può comunque essere usato nella preparazione di molti piatti. Ottimo da aggiungere, ad esempio, nella preparazione della classica insalata di pollo, alla quale conferisce un ottimo gusto esotico, si presta in modo perfetto alle preparazioni dolci.

La cheesecake al cioccolato e mini kiwi è un esempio perfetto dell’utilizzo di questo frutto nelle preparazioni dolciarie. Abbinato al cioccolato, infatti, il mini kiwi da il meglio di se, dando all’intera preparazione un gusto fresco ed inconfondibile, amato davvero da grandi e piccini.

CURIOSITA’ SUL MINI KIWI

In Piemonte, zona di massima produzione, questo frutto delizioso è conosciuto con il nome di nergi. 

Questa sorta di nomignolo deriva dalla parola energy e rispecchia perfettamente tutte quelle che sono le indiscutibili proprietà di questo frutto. L’altissima concertazione di vitamine e sali minerali infatti, lo rendono un frutto altamente energizzante e particolarmente amato dagli sportivi.

Il grande successo di questo frutto ha portato alla creazione del nome nergi come marchio registrato.

Nonostante sia arrivato da noi da poco tempo, ci sono alcune zone in America nelle quali questo frutto è presente in quantità tali da essere considerato una vera e propria pianta infestante.

Negli ultimi tempi, grazie al suo aspetto particolare e al gusto ottimo, ha conquistato il titolo di frutto più trand del momento, amato e consumato da tutti, è uno dei frutti più pubblicizzati sul web da sportivi e influencer. Una vera e propria star che sta facendo molto parlare di se.