GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DEL NOCCIOLO

Il nocciolo è un albero molto resistente che può sopravvivere in zone climatiche ad elevata siccità o temperature fredde, e come tale è diffuso in Nord America (specialmente in Oregon), Europa e Asia. I primi tre paesi esportatori di nocciole al mondo sono Turchia, Italia e Stati Uniti. In riferimento a quanto sin qui premesso, ecco una guida alla coltivazione del nocciolo. 

Le caratteristiche della pianta del nocciolo

Il nocciolo è un albero del genere Corylus e viene così definito in quanto produce gli omonimi frutti che crescono all’interno di gusci protettivi. Il nocciolo tra l’altro presenta dei fiori sia maschili che femminili di un colore giallo che appaiono davanti alle foglie e si appendono a grappoli. Quando maturano le nocciole cadono sul terreno, dove possono essere raccolte. Sia quelle in guscio che senza sono disponibili nei negozi di alimentari e molto utilizzate come ingredienti per la cucina, frutta secca e persino per usi cosmetici. 

Dove si può coltivare il nocciolo

Il nocciolo è un albero molto resistente al freddo intenso del Nord America e quindi di gran lunga inferiore rispetto al clima europeo mediterraneo. Tuttavia è importante sapere che le temperature inferiori a -9 C durante la fioritura possono causare danni alla produzione dell’anno.

Il clima ideale per il nocciolo 

Il nocciolo cresce rapidamente nelle zone con un clima adatto anche se tale condizione è subordinata alla varietà. Premesso ciò, va altresì aggiunto che quando si coltiva è sempre opportuno (specialmente nelle zone calde e asciutte) optare per un’ombreggiatura parziale, anche se il nocciolo ha bisogno di almeno 4 ore di luce solare diretta al giorno per produrre bene. Di conseguenza più il posto è ombreggiato meno frutti genererà l’albero. 

Il terreno adatto per il nocciolo 

Il nocciolo è un albero gestibile su qualsiasi tipologia di terreno; infatti, è adatto quello argilloso anche se non è particolarmente indicato in zone torbide o eccessivamente bagnate. Inoltre è importante sottolineare che bisogna evitare quello troppo ricco poiché causerà la decadenza dell’albero a scapito della fruttificazione.

La messa a dimora del nocciolo

Il nocciolo è una pianta che si può mettere a dimora una volta che ha raggiunto i due anni di età. Premesso ciò, per eseguire l’operazione bisogna in primis preparare bene il suolo eliminando eventuali erbacce, e poi fare un buco abbastanza grande da accogliere l’intera zolla che racchiude l’apparato radicale. In secondo luogo va detto che la pianta va interrata con cura e alla stessa profondità in cui si trovava precedentemente, ovvero in un vaso o in un altro letto di terreno. Sempre in riferimento alla messa a dimora della pianta giovane di nocciolo, va altresì aggiunto che a seguire deve essere effettuata una cura nutriente a partire dal secondo anno.

Come si coltiva il nocciolo 

Il nocciolo come modo più comune per coltivarlo è di acquistare piantine giovani presso un vivaio o qualche store online preposto a ciò. Questi giovani alberi di solito sono alti da 30 a 90 centimetri e vanno interrati con un’esposizione in pieno sole. Di fondamentale importanza per una buona resa dell’impianto, è tuttavia scavare una buca almeno due volte più grande della zolla in modo che le radici possano svilupparsi bene. Successivamente conviene aggiungere del muschio di torba mista ad altro terriccio allo scopo di migliorare la ritenzione idrica e il drenaggio se necessario. A riguardo di quest’ultimo, va altresì aggiunto che è possibile anche mescolare della sabbia specie se il terreno è argilloso e quindi non in grado di ottimizzare il deflusso dell’acqua. A margine è importante sapere che la pianta nella buca va posizionata non troppo in profondità, poiché le radici di nocciolo amano crescere in prossimità della superficie.

L’irrigazione del nocciolo 

Il nocciolo in un frutteto può sopravvivere a moderati periodi di siccità, ma questo non significa che sarà altamente produttivo. In riferimento a ciò, bisogna valutare attentamente il processo di irrigazione. Gli alberi infatti dovrebbero essere irrigati ogni anno durante i periodi di bassa piovosità. L’irrigazione tra l’altro è molto importante nella creazione di impianti per promuovere un adeguato sviluppo delle radici. Acqua sufficiente deve essere utilizzata per bagnare l’intera zona di radicazione, ed è fondamentale durante il periodo di riempimento delle nocciole ovvero da metà luglio ad agosto. Il fabbisogno idrico del nocciolo è tuttavia direttamente correlato alla sua dimensione anche se bisogna calcolare che il fogliame piuttosto elevato limiterà l’afflusso d’acqua all’apparato radicale. A margine va altresì aggiunto che nelle settimane più calde dell’estate il potenziale utilizzo è in genere di circa 5 mm al giorno.

La concimazione del nocciolo 

Il nocciolo per crescere in buona salute va concimato in primavera con del materiale organico ben decomposto, oppure con un fertilizzante bilanciato e spruzzato nella linea di gocciolamento dell’albero. Il concime granulare dovrebbe invece essere lavorato nella terra che circonda l’impianto. e distribuito nel dosaggio pari 2 chili di fertilizzante per ogni 300 metri quadrati di terreno.

Le principali malattie del nocciolo 

Il nocciolo è un albero che è soggetto a svariate malattie per cui al fine di mantenere produttivo l’impianto, è necessario prendere le dovute precauzioni o intervenire con delle cure appropriate. Premesso ciò, per citarne alcune tra le più significative parliamo dei tonchi di noci ovvero piccoli Coleotteri marroni che attaccano e danneggiano i gusci mentre sono ancora in via di sviluppo. Per individuarne la presenza basta constatare se esiste un piccolo foro su uno dei laterali. Il nocciolo è sensibile anche ad un fungo noto come l’Armillaria Mellea che infetta i rami facendoli appassire e di conseguenza contribuendo alla perdita di fogliame. Successivamente sugli stessi si formano dei dossi che rompono le spore fungine fino a far morire del tutto il cespuglio interessato. Per controllare questo fungo si rende necessaria un’applicazione antifungina quattro volte l’anno. Tra le principali malattie a cui è soggetto il nocciolo vale la pena citare anche quella causata dalla presenza del Lepidottero defogliatore che agisce in modo simile al tonchio, creando un buco nel guscio e quindi può essere controllato in modo simile. A margine va altresì aggiunto che come per molti alberi di noci, anche il nocciolo può essere soggetto al marciume radicale causato in genere dall’oidio, dalla peronospora batterica e dai funghi.

La coltivazione in vaso del nocciolo 

La coltivazione in vaso del nocciolo è possibile ma in linea di massima molti vivaisti la sconsigliano. Il motivo è strettamente legato a frequenti operazioni di rinvaso che si rendono necessarie a seguito dell’eccessiva proliferazione dell’apparato radicale. Da ciò si evince che un contenitore seppur di grandi dimensioni va bene però per una piantina molto giovane, e il terriccio da utilizzare deve essere lo stesso che si usa per il terrapieno del giardino. Infine va sottolineato che il nocciolo può restare in un vaso non più di tre anni, dopodiché è necessario interrarlo in un letto all’aperto, provvedendo ad un’accurata quanto delicata potatura delle enormi radici che tendenzialmente la pianta sviluppa. 

Come si pota il nocciolo 

Il nocciolo come quasi tutti gli alberi da frutto va portato e l’operazione nello specifico è piuttosto semplice. In primis va detto che il periodo migliore è quello invernale. In secondo luogo per incoraggiare la crescita è necessario rimuovere circa un terzo di quella più vecchia, tagliando o segando con cura gli steli al livello del suolo. Assottigliare le aree sovraffollate per mantenere il centro leggero e arioso, è infine un altro importante accorgimento a cui fare riferimento in termini di potatura del nocciolo. Per portare a buon fine questa operazione vanno tagliati i rami che si incrociano, ma lasciando però qualche ramoscello che contiene la maggior parte dei polloni. 

La raccolta del nocciolo

Il nocciolo produce dei frutti il cui raccolto può avvenire in tarda estate. In genere l’operazione avviene direttamente dall’albero, e se sono perfettamente mature è sufficiente scuotere l’arbusto adagiando alla sua base un ampio telone. Una volta completato il raccolto le nocciole vanno adagiate su dei vassoi, facendole girare ogni paio di giorni in modo da ottenere un’essiccazione uniforme. Successivamente conviene riporle in un luogo chiuso e caldo per due o tre settimane. Una volta che si sono asciugate è possibile raschiare i gusci e snocciolarli per consumarle o farne altri usi culinari.

Le proprietà e gli utilizzi del nocciolo

Il nocciolo come si evince dal nome stesso produce l’omonimo frutto le cui proprietà ed utilizzi sono svariate. Per fare un esempio in merito alle prime è importante sapere che le nocciole vengono utilizzate per minimizzare il colesterolo alto, ridurre i livelli di grassi (lipidi) nel sangue, nonché per prevenire malattie cardiache e obesità. Per quanto riguarda invece l’utilizzo delle nocciole è importante sapere che questi frutti contengono olio, proteine e fibre per cui rappresentano un modo molto popolare per fare uno spuntino quotidiano nonché per preparare (tritandole) dolci come pasticcini, torte, biscotti e crostate. Inoltre è altresì importante sottolineare che sono ideali anche nei pasti salati tradizionali italiani come ad esempio pasta, ravioli e pesto. A margine va aggiunto che l’aroma di nocciole è uno dei più popolari per preparare caffè, liquore e cioccolate cremose spalmabili. 

Curiosità sul nocciolo 

Il nocciolo è un arbusto da cui non si butta via nulla; infatti, anche la corteccia che è molto ricca di tannino essendo questa sostanza un ottimo astringente naturale, si può usare come decotto per vene varicose, mentre i fiori e le foglie una volta essiccate possono regolare e purificare l’intestino e l’apparato vascolare. Infine un trito di nocciole rappresenta un eccellente integratore alimentare, oltre che ideale per creare creme rassodanti per il viso e il corpo.